Tra le tante ragioni che spingono le donne a non chiedere aiuto, spesso c’è l’impossibilità di avere un luogo sicuro dove vivere, l’assenza di risorse economiche su cui contare, la mancanza di un mezzo di trasporto o di conoscenza dei luoghi in cui ottenere aiuto.

A partire dal 2020, l’Ambito di Carate Brianza, tramite Good Morning Brianza intende offrire un’opportunità alle donne che vogliono costruire un futuro migliore per sé e per i propri figli, mettendo in campo nuove risorse per integrare i servizi già presenti sul territorio.
Per far questo, diverse saranno le iniziative messe in campo che avranno l’obiettivo da un lato di raccogliere fondi per le donne e dall’altro di informare e sensibilizzare la cittadinanza per far emergere sempre di più il tema delle pari opportunità, della cultura del rispetto e del dramma della violenza di genere, cercando di aiutare sempre più donne dandole quella dignità e quell’indipendenza che al giorno d’oggi dovrebbe essere l base da cui ripartire per un futuro migliore.

COSA SOSTENIAMO CONE LE DONAZIONI?

Sul Fondo Good Morning Brianza dedicato presso la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, le donazioni raccolte andranno a sostenere:

  • una cassa per le emergenze: piccole spese a sostegno delle donne che si rivolgono ai CAV (centri anti violenza) e hanno necessità di un luogo sicuro per qualche giorno o altre necessità pratiche per sé e per i propri figli;
  • percorsi di autonomia: per le donne che sono pronte a fare un passo in più e vogliono crearsi strumenti nuovi per una vita migliore, ad esempio imparando un lavoro, rendendosi autonome negli spostamenti o lasciando la casa rifugio per vivere in un’abitazione propria;
  • progetti di prevenzione, attraverso percorsi formativi e informativi nelle scuole, nelle aziende e con la cittadinanza del territorio, per promuovere la parità di genere e le pari opportunità a tutti i livelli e lavorare attivamente con attività di prevenzione.

ALCUNI ESEMPI CONCRETI:

  • 10 euro: scheda per nuova utenza telefonica
  • 25 euro: taxi per raggiungere in modo sicuro la casa rifugio, pratiche burocratiche, beni di prima necessità
  • 50 euro: vestiario, giocattoli, prodotti di cartoleria o farmacia per le donne e i bambini che vivono con loro
  • 120 euro: 3 notti in un albergo convenzionato e sicuro
  • 850 euro: percorso di scuola guida per ottenere la patente che possa garantire autonomia negli spostamenti
  • 1000 euro: corso di formazione professionale per cercare un lavoro che dia sicurezza e autonomia
  • 2000 euro: spese di agenzia, caparra, apertura dei contratti relative alle utenze per una nuova casa in cui vivere in autonomia

IL PROBLEMA E IL CONTESTO

Nella Convenzione del Consiglio d’Europa scritta a Istanbul nell’ormai lontano 2011 si legge: “La violenza contro le donne persiste in tutti i paesi del mondo come la violazione più diffusa dei diritti umani. Rappresenta uno dei principali ostacoli al conseguimento della parità di genere e dell’emancipazione femminile, interessando donne e ragazze, indipendentemente da fattori quali l’età, la classe sociale o la situazione economica. Danneggia le famiglie e le comunità, comporta notevoli costi economici e sociali e limita e compromette la crescita economica e lo sviluppo.”

I dati ufficiali relativi alla violenza di genere dimostrano che la nostra società è ancora molto lontana da una risoluzione del problema:

Nell’82% dei casi chi fa violenza su una donna ha le chiavi di casa.
Nell’80,2% dei casi le vittime sono italiane, così come sono italiani il 74% dei colpevoli.
Maltrattamenti, atti di stalking, violenze sessuali, percosse, nel 60% dei casi sono commessi dall’ex partner.
Per alcuni reati come i maltrattamenti, le percosse o la violenza sessuale il genere assume un ruolo preponderante: nel tempo le vittime di sesso femminile sono aumentate, passando dal 68% del 2016 al 71% del 2019.
(Questo non è amore, Report della Polizia di Stato)

La violenza di genere è democratica e universale, non esistono particolari differenze tra nord, centro e sud Italia, così come sia le vittime che gli aggressori appartengono a tutte le classi sociali, economiche e culturali senza particolari distinzioni.

Ci sono molte forme diverse di violenza che le donne subiscono ogni giorno, di cui solo una parte si rivolge ai centri anti-violenza. La percentuale più alta è rappresentata dalla violenza psicologica, che rappresenta il 73,6 per cento. “Quella subita dalle donne è una violenza quotidiana, «domestica», che rischia di creare assuefazione, perché c’è il rischio che ci si adatti alla violenza” si legge nello stesso Report della Polizia di Stato.  Al secondo posto, con una percentuale del 62,1%, segue la violenza fisica

LE INIZIATIVE DI GOOD MORNING BRIANZA

  • IORISPETTO: è la campagna dei 13 Comuni dell’Ambito di Carate Brianza lanciata il 25 novembre 2020 in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite: una serie di fotografie affisse lungo le vie dei vari paesi e sui nostri canali social per dire No alla violenza e provare a far qualcosa di concreto sul nostro territorio, raccogliendo fondi da destinare ad azioni di sostegno alle donne che chiedono aiuto e si rivolgono alla rete di servizi e di sportelli a loro dedicati.
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  • L’8 MARZO MA NON SOLO: una serie di webinar sulla violenza di genere e le pari opportunità in tempo di pandemia, in cui diversi professionisti che operano sul campo si confrontano con noi per analizzare, informare, dibattere e migliorare le condizioni delle donne durante il periodo della pandemia.
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